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Lucca: Cenni Storici

Certamente Lucca fu territorio estrusco. Tuttavia  i reperti archeologici  e i documenti di una qualche importanza risalgono tutti al periodo romano; la prima notizia è del 218 a C. e ce la da  Tito Livio. Nell' 89 a.C.  Lucca diventa un municipium tanto importante da accogliere nel 56 a. C. Cesare , Pompeo e Crasso legati in triumvirato.

Lo sviluppo urbanistico della città  romana è ancor oggi ricostruibile seguendo, soprattutto da una veduta dall’alto, i tracciati del cardo e del decumanus parallelamente ai quali si posero tutte le altre strade dentro alla cerchia quadrata delle mura, dotata di 4 porte.  I 2 assi principali  si incontravano nel Foro (l’attuale Piazza S. Michele in Foro) e mettevano in comunicazione , all'esterno, Lucca con Pisa, Parma, Firenze e Luni.

Con le invasioni barbariche, mentre decadeva il sistema urbano in gran parte dell'Italia, Lucca non perse la sua importanza sia perché ben difesa , sia perché dal 570 circa, divenne sede del potere longobardo e capitale della Tuscia.  Di questo periodo sono i più antichi edifici religiosi di Lucca la cui fitta edificazione è da connettere anche con la conversione religiosa dei Longobardi al Cristianesimo.

Nel periodo franco, l'importanza politica di Lucca ha una battuta d'arresto, essendo Firenze la nuova capitale. Tuttavia dal punto di vista economico, l'attività mercantile registra nuovi incrementi  che rendono il centro sempre più ricco.

Dal secolo XII l'affermazione della città è ormai definitiva: dal 1162  Lucca è riconosciuta dall'imperatore come libero Comune.

Il suo impianto urbanistico è in continua espansione e lo dimostrano l'ampliamento della cinta muraria, l' esistenza di borghi Foris Portam, la mancanza oggi di resti di abitazioni più antiche.

L'arte della seta diventa la principale fonte economica del Comune e attorno ad essa si organizza il tessuto sociale dominato da ricche e potenti compagnie di mercanti che aprono basi commerciali in tutta Europa.

Nel 200 Lucca era già un "boschetto" di torri, come ebbe a dire il poeta Fazio degli Uberti, per le molte torri alberate che l'abbellivano.

La sua potenza sembra comunque raggiungere il suo apice con Castruccio di Gerio degli Antelminelli che, dopo la battaglia di Altopascio (1325) conquistò Pistoia e cercò di raggiungere Firenze per trasformare la sua patria nel centro egemone del territorio. Ma Castruccio morì improvvisamente per un grave attacco di malaria.

Il periodo successivo dal 1342 al 1368 è caratterizzato dalla dominazione Pisana.

Lucca riuscirà a riacquistare l'autonomia soltanto nel 1369.  Con le attività rifioriscono le attività industriali e commerciali, ma si acuirono anche i comflitti fra i ricchi mercanti all'interno delle mura.Ad avere la meglio fu la famiglia di Paolo Guinigi il quale governò da Signore dal 1400 al 1430.

Dalla metà del 500, Lucca si trasformò in una Repubblica aristocratica indipendente e come tale, costantemente preoccupata di mantenere e difendere la sua adorata Libertas, minacciata com'era dalle potenze vicine , come Firenze e la Signoria Estense.

Anche  per questo motivo si progettò una nuova cerchia di mura, quella che vediamo ancora oggi, che venne ultimata solo nel 1650.

La Repubblica ebbe fine con l'occupazione dei Francesi nel 1799. Dal 1805 al 1813 poi Lucca divenne il Principato di Felice ed Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, e conobbe, grazie al governo saggio ed illuminato dei due sovrani, un nuovo periodo di prosperità e di importanti interventi urbanistici.

Risalgono ad Elisa la grande piazza Napoleone, ottenuta con la demolizione di edifici religiosi preesistenti, la quarta porta della cinta muraria, la ristrutturazione del Palazzo pubblico e così via.

Dopo la caduta di Napoleone e la cacciata dei Baciocchi, Lucca divenne ducato borbonico. Ma già nel 1847 Carlo Ludovico di Borbone, futuro duca di Parma, lasciava la città a Leopoldo II di Lorena.Da questo momento Lucca entra a far parte della Toscana.